POESIA GRANATA – Premio Letterario in lingua italiana e piemontese – Antologia – 6^ Edizione 2020

Autori Vari

Editore: Edizioni “El Torèt” | Monginevro Cultura

Anno: 2020

Pagine: 92

Disponibile per consultazione presso la Biblioteca Granata in via Filadelfia 29/D Torino

Dalla presentazione di Piero Abrate
Il Toro avrebbe bisogno di una svolta. Di ritrovare quella che Valentino Mazzola chiamava “La via maestra a tinte color vinaccia che ti conduce dritto in porta”. Quella via che gli Invincibili percorrevano a testa bassa, caparbi ed inafferrabili, ogni qualvolta che dagli spalti il ferroviere Bolmida suonava la carica. Ma la svolta, agognata dalla Maratona e da tutti i tifosi sparsi nel mondo, stenta ad arrivare. Anche perché il calcio è mutato radicalmente: si è globalizzato come l’intera umanità. Un’umanità sempre più disumanizzata. Il potere è nelle mani di pochi e tutto il resto fa da contorno.
Nonostante gli astri non riservino nulla di propizio per il club più bistrattato dal fato e più osannato dalla storia (dalla e non nella), i tifosi continuano a sognare. E a sperare che prima o poi qualcosa accada, per continuare a far parte, a buon diritto, di quel mito che contraddistingue il club. E il passato diventa un buon viatico nella speranza. Ricordare le imprese del Grande Torino, il rumoreggiare festoso nella Fossa dei Leoni, la tema degli avversari nel varcare i cancelli del Filadelfia, la grinta e l’umanità di Ferrini, la poesia sul campo e fuori di Gigi Meroni, l’ultimo scudetto firmato dai gemelli del gol, le notti magiche che portarono Lentini e compagni a disputare la finale (perdendola senza perdere) della Coppa Uefa… Tutto questo e molto altro sono il pretesto per non dimenticare e allo stesso tempo per sognare che qualcosa prima o poi accada, perché se è vero quanto ripeteva Giambattista Vico sui corsi e i ricorsi della storia, i tifosi torneranno a sognare sul campo e non soltanto rimestando il passato.