UNA BAMBOLINA PER SUSANNA – Egri Erbstein e il Grande Torino nell’Italia tra il 1938 e il 1949

di Aleardo Fioccone

Editore: Tipografia Baima – Ronchetti & C.

Anno: 2023

Pagine: 308

Disponibile per consultazione presso la Biblioteca Granata in via Filadelfia 29/D Torino

Spiegò a Susanna che ci voleva un appartamento adatto alla sua professione, e contro quella parete lui farà mettere lo specchio, là la sbarra. Potrai allenarti come vorrai tu senza cercare altrove. Non si deve mai pretendere la luna, ma qui abbiamo raggiunto il paradiso, non trovi? Una fetta del paradiso era il Toro. Adesso si chiamava Egri, e tuttavia sarebbe sempre stato, per lui e per gli altri, Erbstein l’ungherese. Il club l’aveva cercato ben prima che il cannone avesse finalmente taciuto in Europa.

Una famiglia della borghesia magiara giunge a Torino nel 1938, Ernò Egri Erbstein, il giovane padre, è un tecnico del calcio dal brillante avvenire, in autunno però devono tutti e quattro scappare dalle leggi razziste imposte dal fascismo. Esistenze fragili sballottate in un mondo diventato d’un tratto ostile. L’irraggiungibile Olanda, la Germania nazista pullulante di stelle gialle, poi la Budapest dai quartieri eleganti. Otto anni dopo, finita la tempesta, le forze si rinnovano e riprendono il viaggio in senso inverso. Giungono in una città devastata. Di nuovo Torino. E il Toro, anzi, il Grande Torino. In queste pagine intense dalla scrittura fluente e rigorosa, scorrono vite di uomini e donne, il mondo del calcio con i suoi interpreti dentro e fuori i campi di gioco, esistenze private e di squadra in quell’Italia degli anni Trenta-Quaranta raccontata con le parole dei periodici dell’epoca.
E poi c’è questa bambolina di Lisbona, che inseguirà Susanna come un’ombra per tutto il tempo a venire

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